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Raccontano che un giorno, in un luogo della terra, si congiungero, insieme a uomini ormai annoiati, quelli che vivevano dentro anime nascoste: i sentimenti. Un giorno la pazzia si presentò alla noia non illustre come folle. Essa propose un gioco.La noia che di tedio viveva si convinse,E allora le chiese:" che gioco vuoi fare?" La pazzia non ci pensò un attimo e rispose:"Te non lo sai, ma voglio donarti un potere, il potere della unanimità. Lui incredulo a quelle parole accettò. La pazzia sussurrò delle parole al suo orecchio e gli disse cosa fare. La noia alzò il sopracciglio e con curiosità disse ad alta voce" Nascondino?? E di che si tratta?" La pazzia fiduciosa le risposte"Vai dietro quel muro ed inizia a contare fino a 10. Quando avrai finito di contare il tuo compito sarà di ricercare tutti i sentimenti che vivono dentro di noi. La noia continuava a non capire ma curioso di scoprire comincio a contare. Allo scattare del dieci lui si girò e la pazzia sparí. Inizio a cercare, cercare, ma non capiva cosa dovesse inseguire, ma quella frase rimase intrappolata nella sua mente. Le luci del giorno pian piano calavano e la notte si faceva sempre più vicina. Una vocina lontana gridava "aiuto,aiuto". La noia incuriosita si avvicino e gli chiese" Cosa fai qui? È buio,fa freddo. Come ti chiami?" "Sono paura e sono intrappolato in questa grotta alla ricerca del muro del nascondino" Noia disse"Allora anche te hai incontrato pazzia. Vieni con me, anche se son già stanco ma non posso lasciarti qui da solo. Ritroviamo il muro".Noia e paura affrontarono il viaggio, ma si resero conto che sarebbe stato lungo.Finalmente si fece giorno, il sole splendeva, la vita era un esteso quadro di colori. Da lontano odirono una voce allegra che canticchiava.Essa si avvicino a loro e con molta esuberanza gli disse" Oddio che sono questi volti bui? Piacere io sono l'allegria e sono qui per trovare il muro del nascondino.Sapete ,chi lo troverà per primo riceverà un premio, ed io voglio ottenerlo!! Siete così sconsolati, andiamo e cantate insieme a me. Cosa state a guardare, ANDIAMOOO!! rise sotto i baffi. Noia e paura increduli di quello che avevano appena sentito si incamminarono rincuorati da una strana sensazione, nuova ma quasi piacevole.La strada era lunga e noia stanca di voler continuare si fermò. Raggiunse un albero e mentre i suoi occhi si appisolavano da quel lungo viaggio,una voce scaltra gli urlo" Ei tu, questo è il mio territorio, cosa ci fai qui? " Sono giorni che cammino, lasciami riposare, devo ritrovare pazzia, è tutta colpa sua" "Ah bene, anche te per il premio del chi arriva al muro della conta?..Senti se vuoi conosco una scorciatoia, vieni con me faremo presto, Sono FURBIZIA, nessuno può fare meglio di me. Allora noia si fidò ancora e decise di percorrere quel sentiero.Camminarono dentro un tunnel, umido, bagnato e buio e Noia pensò ,tra se e sè,a Paura " Spero stia bene, quello è un fifone". Ad un tratto la luce abbagliò i loro volti, e un dolce fruscio suonava nelle menti. Fu quasi un incantesimo per loro. E tra i suoni della natura una tenera, soave e dolce sinfonia richiamò la loro attenzione. Con tanta passione si avvicinò, essa li travolse di luce propria e con tanto animo puro disse" Benvenuti nel paradiso dell'amore, io sono quella che ha creato tutto ciò, dove i cuori non smettono mai di battere, perché io, AMORE, lascerò che il bene curi le ferite di cuori ormai persi di speranza."Alt! Qualcuno mi ha appena chiamato?"Sono SPERANZA! fidatevi di me, io vi condurrò verso una nuova luce, quella luce che vi guiderà verso la strada che state ricercando.Era veramente tanto lungo quel muro da ritrovare. Ma perché? tutti si chiedevano del perché quel gioco fosse così importante?.Nessuno si rese conto che quel muro rimase lì senza muoversi ad aspettarli. Perché un muro può essere fonte di ogni fantasia, gioco, arte, condivisione, espressione, unione, solidarietà. Abbattiamo quel muro di EGOISMO e prendiamolo per mano tutti insieme,prendiamo dei pennelli e urliamo di colori. La mia metafora sul "nascondino" desidera che ognuno di noi rifletta su come non dimenticare cosa siano i sentimenti e su questo "muro" dimentichiamo che sia solo un blocco di cemento.
Amiamoci, annoiamoci, arrabbiamoci, cantiamo allegramente ma vi prego, quel muro dell'infanzia lasciamolo a quei fanciulli che sanno DAVVERO contare fino a 10!